Legge di Bilancio 2024 e Riforma fiscale

05 gennaio 2024

 

Come ogni anno, l’approvazione della legge di Bilancio (legge n. 213/2023) introduce numerose novità in materia fiscale e di lavoro.

In particolare, per l’anno 2024, sono stati previsti svariati interventi di seguito riepilogati, anche a fronte dell’approvazione del decreto attuativo della riforma fiscale in materia di Irpef, avvenuta negli ultimi giorni dell’anno.

 

Disposizioni in materia di lavoro

Taglio del cuneo fiscale per i lavoratori: confermata per tutto il 2024 la riduzione del cuneo fiscale per i lavoratori dipendenti, ad eccezione dei rapporti di lavoro domestico. In particolare è prevista la riduzione dei contributi a carico del lavoratore pari a 6 punti percentuali se la retribuzione imponibile non eccede l'importo mensile di 2.692,00 euro e 7 punti percentuali se la retribuzione imponibile non eccede l'importo mensile di 1.923,00 euro

Decontribuzione per le lavoratrici madri: Fermo restando l’esonero parziale di cui al punto precedente, viene riconosciuto per i periodi di paga da 01/2024 a 12/2026 un esonero totale della quota di contribuzione a carico delle lavoratrici dipendenti a tempo indeterminato, madri di 3 o più figli, fino al diciottesimo anno di età da parte del figlio più piccolo. Per il solo anno 2024, lo stesso esonero totale spetterà anche alle lavoratrici dipendenti a tempo indeterminato madri di 2 figli, fino al decimo anno di età da parte del figlio più piccolo. L’importo massimo dell’esonero è pari a 3.000,00 euro all’anno, sarà riparametrato su base mensile e non spetterà alle lavoratrici domestiche.

Fringe benefit: Limitatamente al solo periodo d’imposta 2024, viene innalzato a 1.000,00 euro per la generalità dei lavoratori dipendenti (2.000,00 per i lavoratori con figli a carico) il limite di esenzione dal reddito imponibile del valore dei beni ceduti/servizi prestati al lavoratore medesimo e/o delle somme rimborsate dal datore di lavoro per il pagamento delle utenze domestiche di acqua, luce e gas, delle spese per l’affitto della prima casa e degli interessi sul mutuo per la prima casa.

Detassazione dei premi di risultato: Per i premi e le somme erogati nell’anno 2024, si conferma la riduzione dal 10% al 5% dell’aliquota dell’imposta sostitutiva sui premi di produttività, di cui all’art. 1, comma 182, legge n. 208/2015.

Detassazione del lavoro notturno e festivo per i dipendenti di strutture turistico-alberghiere: ai lavoratori dipendenti degli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande e del comparto turismo, titolari di reddito di lavoro dipendente di importo non superiore a 40.000 euro per l’anno 2023, viene riconosciuto per il primo semestre dell’anno 2024 un trattamento integrativo speciale pari al 15% delle retribuzioni lorde corrisposte in relazione al lavoro notturno e alle prestazioni di lavoro straordinario effettuate nei giorni festivi. Il trattamento integrativo speciale sarà erogato dal sostituto d'imposta su richiesta del lavoratore, previa autocertificazione del reddito dell’anno precedente.

Proroga ammortizzatori sociali: è stata prevista la proroga per l’anno 2024 delle seguenti misure di sostegno al reddito:

  • trattamenti per i lavoratori dipendenti dalle imprese del settore dei call center;

  • indennità onnicomprensiva per i lavoratori dipendenti da impresa adibita alla pesca marittima;

  • trattamenti di CIGS e di mobilità in deroga nelle aree di crisi industriale complessa;

  • trattamento straordinario di integrazione salariale per crisi aziendale finalizzato alla gestione degli esuberi di personale, per un periodo massimo di 12 mesi, di cui all’art. 44, D.L. n. 109/2018.

Inoltre è stato previsto un’incremento delle risorse già stanziate relative ai trattamenti di cassa integrazione guadagni straordinaria per riorganizzazione o crisi aziendale di cui all’art. 22-bis del D.Lgs. 148/2015.

Congedo parentale: per il solo anno 2024, i periodi di congedo parentale richiesti dai lavoratori il cui congedo di maternità o di paternità sia terminato dopo il 31/12/2023 saranno indennizzati all’80% della retribuzione, fino al limite di 2 mesi. I successivi periodi di congedi parentale resteranno indennizzati al 30%.

Sostegno alle donne vittime di violenza: viene riconoscono uno sgravio contributivo totale, nella misura massima di 8.000,00 euro annui, in favore dei datori di lavoro privati che nel triennio 2024-2026 assumono donne disoccupate vittime di violenza beneficiarie del reddito di libertà. La durata dello sgravio sarà di 24 mesi per le assunzioni a tempo indeterminato, 12 mesi per le assunzioni a termine oppure 18 mesi nei casi di trasformazione da tempo determinato a tempo indeterminato.

 

Disposizioni in materia fiscale

Agevolazione per le nuove assunzioni di lavoratori dipendenti con contratto a tempo indeterminato: la super deduzione si applicherà solo per il 2024 e sarà prevista per i titolari di reddito d’impresa e per gli esercenti arti e professioni che abbiano esercitato l’attività nel periodo d’imposta 2023 per almeno 365 giorni; non si tratterà, come per gli anni passati, di un esonero dalla contribuzione INPS, bensì di una deduzione fiscale maggiorata, che avrà pertanto riflessi sulla contabilità dell’intero costo del personale. La maggiorazione sarà pari al 120% (o 130% in caso di soggetti appartenenti a categorie svantaggiate) e sarà applicabile alle assunzioni con contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato effettuate a partire dal 01/01/2024. Ulteriore requisito sarà il rispetto dell’incremento occupazionale, perciò il numero dei dipendenti al termine dell’anno 2024 dovrà risultare superiore a quello del 2023.

Modalità di calcolo dell’Irpef: esclusivamente per l'anno 2024, nella determinazione dell'Irpef l'imposta lorda è calcolata applicando le seguenti aliquote per scaglioni di reddito:

  • 23% fino a 28.000 euro;

  • 35% oltre 28.000 euro e fino a 50.000 euro;

  • 43% oltre 50.000 euro.

Sempre con riferimento al solo anno 2024, la detrazione per lavoro dipendente relativa a redditi non superiori a 15.000 euro è innalzata a 1.955 euro e la somma a titolo di trattamento integrativo è riconosciuta a favore dei contribuenti con reddito complessivo non superiore a 15.000 euro, nel caso in cui l'imposta lorda risulti superiore alla detrazione spettante, diminuita dell'importo di 75 euro e rapportata al periodo di lavoro nell'anno.

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